Trovate qui gli altri Ircocervi e qui la spiegazione del gioco.
Giulio Cesare Beccaria
Trovate qui gli altri Ircocervi e qui la spiegazione del gioco.
Giulio Cesare Beccaria
di Stefania Ferrazzi
Ci eravamo promessi
di non imparare mai
ad amarci. Continua a leggere “Ano(r)malia”
di Stefania Ferrazzi
Quella sera i tuoi occhi hanno brillato tutto il tempo,
mentre mi sorridevi
tenendomi la mano. Continua a leggere “Cardiopatia”
E rieccoci qui, leggermente in ritardo, con il secondo colore della nostra nuova serie di Trittici: oggi è di scena il giallo, un colore collegato alla gioia, all’oro, alla luce; ma è molto, troppo facile, che unito agli altri si sporchi, rovinando il quadro. Dei tre punti di vista, uno è un po’ più lungo, ma merita… che altro dirvi? Buona lettura. Continua a leggere “Trittico-Giallo”
Satira n° 6 di Gianluca Berno
Siamo alla seconda parte di questo strampalato commento ai proverbi, con i successivi cinque. Se volete lasciare commenti, in cui consigliare eventuali proverbi da aggiungere alla lista, siete liberi di farlo (anzi, caldamente invitati a farlo!). Buona lettura.
VI
«Fare lo scemo per non andare in guerra». In genere, quelli che lo sono davvero l’hanno dichiarata. Continua a leggere “Proverbi Irriverenti/2”
di Gianluca Berno
Questa è la seconda poesia dedicata a Milano, stavolta ai navigli. Si tratta di un’esperimento molto complesso, perché il ritmo tenta di riprodurre l’omonimo valzer da I Racconti di Hoffman, composti da Offenbach. Ogni strofa ha un proprio schema metrico.
Sul naviglio la barca va,
sospinta dal remo, va: Continua a leggere “Barcarolle”
di Stefania Ferrazzi
Ti ho cercato per lasciare
tra i tuoi capelli profumati
un nuovo mormorio,
che l’altra sera sulla sabbia non mi hai lasciato il tempo
fuggendo via,
via come un
giglio
impaurito. Continua a leggere “Mormorio”
di Gianluca Berno
Questa poesia è composta da quattro strofe, ciascuna di otto decasillabi, secondo lo schema di rime ABC-ABC-DD.
Quando il vento impetuoso si abbatte
sulla banchina grigia del porto
e il mare mugghia, scaraventando
sulla riva la sua furia, e sbatte
fragoroso tonando, un ritorto
resto rimane a riva. Rombando
la risacca lo insulta ed il mare,
libero, in sé fa per ritornare.
Satira n° 5 di Gianluca Berno
Si tratta di una serie di commenti fulminanti e, spero, divertenti ad alcuni noti proverbi. La prima uscita è questa, ma ne seguiranno altre, non dubitate… alla prossima settimana!
I
«Il lavoro nobilita l’uomo». Allora, i disoccupati che girano di questi tempi sono tutti nuovi aristocratici?
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