In un certo senso lo è, dal momento che egli lo qualifica come illusione. Forse ho lasciato la questione un po’ in penombra per far spazio al paragone metatestuale, ma si può benissimo ammettere anche quest’idea; forse anche in sensi più profondi di quello che ho usato adesso io per la risposta, pur ricordando come la pensasse il poeta.
21 aprile 2017 at 10:25
E se l’infinito di Leopardi fosse invece al di qua della siepe?
"Mi piace"Piace a 1 persona
21 aprile 2017 at 15:56
In un certo senso lo è, dal momento che egli lo qualifica come illusione. Forse ho lasciato la questione un po’ in penombra per far spazio al paragone metatestuale, ma si può benissimo ammettere anche quest’idea; forse anche in sensi più profondi di quello che ho usato adesso io per la risposta, pur ricordando come la pensasse il poeta.
"Mi piace"Piace a 1 persona